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Natascia

..e danzare , danzare , danzare solo per Te.

È cosi che si conclude la nostra preghiera, quella che prima di iniziare le nostre lezioni e le nostre evangelizzazioni recitiamo affidando a Lui tutte noi stesse. Ma per me non è la fine, bensì l’inizio di tutto.

Si, perché è questo che noi facciamo nella Holy Dance: danziamo la nostra vita per e con Gesù ed abbiamo una grazia immensa: quella di poter danzare davanti a Gesù Eucarestia, davanti al Re dei Re al Signore dei Signori.

Mentre scrivo mi rendo conto che provare a descrivere ciò che viviamo durante questi incontri non è semplice poiché, per essere compreso, andrebbe vissuto sulla proprio pelle, nel proprio cuore, ma ci proverò.

Spesso Gesù ci da la possibilità di riunirci davanti a Lui per le “Adorazioni del Re Davide“ incontri aperto a tutti che si tengono nella sede madre di Palestrina. Ed è proprio nella semplicità di questo luogo che tocchiamo con mano l’immensità dell’Amore di Dio che si trasforma in una danza di amore che unisce Cielo e Terra. In quei momenti noi assaporiamo attimi di eternità.

Faccio parte di quest’associazione da 6 anni e sperimento ogni giorno cosa significa danzare la propria vita per il Signore. Nella mia vita di tutti i giorni, nel mio lavoro, nel mio essere moglie e mamma. In breve: ritrovarmi insieme a tante sorelle e fratelli, in quelle poche ore a danzare davanti a Gesù con tutto ciò che abbiamo, con le nostre vite che spesso ci portano lontani dalla bellezza della presenza di Dio, mi fa tornare a respirare…

Ecco si, quando sono davanti a Gesù è questo che vivo danzando per Lui: “Il primo respiro di un bambino quando nasce”. Quel respiro che se ci pensiamo è doloroso perché i polmoni si gonfiano a contatto per la prima volta con l’ossigeno, ma è anche l’inizio di tutto, è ciò che porta alla vita. E proprio in quel momento l’amore che Gesù ha per me, la Sua misericordia, il Suo perdono, la Sua tenerezza mi invadono e ogni resistenza, dolore, dubbio, ingiustizia si trasformano in una danza che sa di pace, libertà, riscatto e regalità.

Sono attimi in cui il tempo non ha una durata, tutto si ferma, ogni volto, ogni lacrima, ogni sorriso, ogni movimento e preghiera diventano un’immensa lode a Gesù che è davanti a noi e ti senti libero di essere semplicemente te stesso, senza aver paura di essere giudicato perché  “ti ho disegnato sul palmo delle mie mani”,  “ Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata“ e ancora “ Tu mi hai fatto come un prodigio sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo“, “Hai mutato il mio lamento in danza, la mia veste di sacco in abito di gioia, perché io possa cantare senza posa. Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.”

Non piangere perché Lui ha vinto per Te , questa è l’ultima cosa che Il Signore ha detto a me e a tutti i fratelli e le sorelle che erano presenti all’ultima Adorazione. E chissà quante altre cose ancora vorrà dirmi. Chissà cosa sta aspettando di dire a te che stai leggendo queste poche righe.

Io non posso fare altro che dirti di non farti scappare quest’occasione perché Gesù sta aspettando proprio te!