Data: 23-25 Giugno 2017 – Vimercate (MB)
Quattro donne: la Samaritana, Maria Maddalena, l’emorroissa e la piccola figlia di un uomo di nome Giairo ci accompagneranno in questo spettacolo all’incontro con Gesù. Sarà proprio Gesù che le porterà ad incontrare se stesse. In questo incontro le donne verranno toccate nella loro sete di verità, di amore, di guarigione e di Salvezza. Il desiderio dell’anima di respirare, di trovare pace, di ritornare ad uno stato di maggiore equilibrio, armonia e di unità, spingerà queste donne ad aprirsi al Mistero, a ciò che non si può spiegare con la sola ragione e che hanno sentito nell’intimo, come vero e sacro. Sono donne capaci di andare e vedere oltre le apparenze.
E’ uno stadio primitivo, prima di qualsiasi pensiero e parola, uno sguardo incorrotto e puro, simile a quello di un bambino. E’ sentire il proprio corpo, il proprio esistere, una meraviglia dentro tutta l’esistenza umana. Ma è un processo di trasformazione interiore doloroso non facile da vivere. Come campi seminati nel cuore dell’inverno, ognuna di queste donne attende trepidante la propria primavera. Ma per loro ci vorrà coraggio, abbandono per guardarsi dentro, per andare alla scoperta del proprio io più intimo e vero. E solo purificate dalle proprie passioni e ferite più profonde potranno percepire il proprio corpo come dono che si apre al corpo dell’altro.
Ed ecco come per incanto sprigionarsi il profumo dell’Amicizia. Sono giovani donne dei Vangeli che hanno ancora qualcosa di nuovo da rivelarci. La Samaritana ci farà entrare a ritmi incalzanti dentro la sete di verità e di amore, danzando le passioni e le provocazioni del mondo giovanile di oggi: la moda, il divertimento, l’alcool … il possesso. E’ una sete, però, che le passioni di questo mondo non potranno mai dissetare. Il profumo che la Samaritana ha consumato con i suoi amori si incontra con il Profumo della Maddalena alla ricerca del Suo Amato.
Nella notte dei sensi, nel buio della perdita degli affetti più intimi, esiste solo la speranza di un ricordo ancora forte nella carne della Donna che tanto aveva amato. L’anima non si dà pace, viene spinta alla ricerca inquietante di quello Sguardo che non gli aveva chiesto nulla in cambio, nemmeno quel corpo che tanti uomini avevano posseduto. Il grido di chi cerca e chiede nel buio della notte sale al cielo e ritornerà alla terra, avvolgendo quel corpo usato, di Una Grazia Infinita di Luce. Eppure la morte continuerà a bussare, quasi come per voler rubare la fede di chi invece vuole credere anche senza vedere.
Che cos’è l’Amore? E’ la fede; una forza più grande di ogni paura; è il fidarsi totalmente di Gesù da parte di un padre o di una madre, poco importa, che crederà l’impossibile. Crederà di fronte al corpo abbandonato alla morte di una piccola figlia, che sembrerà non essere più. Ma la sfida sarà continuare a credere che nulla è impossibile a Dio. E’ una fede fatta dal lasciarsi toccare o toccare Colui che Salva e guarisce.
Così farà l’Emorroissa che riuscirà, dopo tanti tentativi umani falliti, a toccare l’Unico che poteva sanarla da una perdita costante di sangue. Questa perdita possono essere tutte le mancanze di stima, di amore, di accoglienza incondizionata nei propri confronti prima e degli altri poi. La comunione con Lui vincerà la malattia mortale dell’emorroissa. La fede è fatta di tocchi reciproci. Toccare suppone vicinanza fino ad arrivare ad una conoscenza più intima. Le due giovani donne, solo se toccate da Gesù, saranno salve. Lui è la Vita!
Sarebbero morte malate d’Amore se non fosse giunto lo Sposo a prenderle per mano. C’è, infine, non solo un tocco esteriore ma uno interiore, che prende e trasforma il cuore. Questa è la vita: amare Dio come si è da Lui amati.
E allora si che possiamo gridare, insieme a queste quattro donne dei Vangeli, che “Forte come la morte è l’Amore” e danzare insieme la Gioia della Resurrezione!